The Latin Lions in London for Spurs Villa, Che ce frega del Black Friday / Noi vogliamo vincere

In attesa di incontrare gli amici inglesi e gli altri Latin Lions allo stadio, ho approfittato della partita per fare un weekend a Londra con i figli.
Abbiamo avuto la fortuna di trovare non solo la città meravigliosamente addobbata con le luminarie natalizie . . .











Ma anche una meravigliosa giornata con gli intensi e caldi colori autunnali + il Black Friday.
Per il momento non potevamo chiedere di più, poi vedremo…..

Prima del match facciamo i nostri riti propiziatori trovandoci con i nostri Hendrie, Riccardo (Piacentino) e Mauro (di Bulagna) e gli amici inglesi (Frank in testa, as usual) per due chiacchiere and a couple of pints.






Come sempre siamo stupiti dalla bruttezza dei dintorni dove sorge lo stadio del Tottenham. Dentro sarà anche bello come architettura ma è copiato da quello dell’Arsenal di vent’anni fa e in più, a differenza di quello, sorge in the Middle of Nowhere in un quartiere decadente in mezzo a casa diroccate e a depositi di spazzatura.
Ad arrivarci da Londra sembra di tornare indietro di trent’anni.





(to be continued)

Cambiano i tempi ma la polizia accavallo è sempre un classico del calcio inglese….

Tifosi del Tottenham ne abbiamo visti pochi, ce ne erano molti di più, o perlomeno si facevano più sentire, nel vecchio stadio, anche sui treni per andare allo stadio, che, per dire, ad Arsenal sono straboccanti di tifosi e di cori, ne abbiamo visti ben pochi.
Lo stadio però è sempre pieno, bisogna però capire chi sono, turisti probabilmente, come nello stadio del West Ham, o tifosi personali di Song, vista anche l’atmosfera molto fredda.

Ecco il nostro contingente dentro lo stadio…..

La nostra come sempre beneaugurante presenza al nuovo, maestoso ma triste, Tottenham stadium è stata onorata con una emozionante gara double face con il Villa che soffre maledettamente nel primo tempo gli Spurs che iniziano a velocità doppia, con un pressing sincronico altissimo, ma poi nel secondo tempo la gira con due perfetti aggiustamenti dalla panchina, riesce a tornare alle classiche verticalizzazioni rapidissime che caratterizzano il gioco di Unai e vince la partita in style.
Nella prima frazione in effetti i cinque difensori non convincono, in teoria Cash dovrebbe giocare davanti a Konsa ma siccome viene regolarmente travolto da Son e Gil alla fine i due finiscono per trovarsi sulla stessa linea con Cash più esterno e Konsa preso in mezzo due contro uno.
Rebus sic stantibus, l’1-0 del primo tempo per gli Spurs con un bellissimo goal di Lo Celso ci sta tutto.
Ma poi, nel secondo tempo, come in Supper’s ready dei Genesis. . . all change. Unai toglie Cash e Diaby, forse sofferente oppure indolente, passando ad un 4-5-1 che restituisce subito i dividendi sperati: è così va a finire che battiamo a casa loro gli Spurs, una squadra che non solo è molto forte (anche se oggi era priva di parecchi titolari, comunque ha una rosa molto più profonda della nostra) ma, con questo allenatore greco-australiano (cazzo capirei un franco argentino o un italo brasiliano ma una stranezza come un allenatore greco 🇬🇷 🇦🇺 sinceramente non l’avevo mai vista nel calcio dai tempi del 🇹🇷 🇨🇭 del Bologna Kubaj Turkilmaz) gioca anche molto bene e, last but not least, terza vittoria consecutiva contro la nostra ex bestia nera di quel quartiere malfamato a nord di Londra. 😬 È una partita che ha conosciuto diversi colpi di scena, pali (uno di Bailey persino, il calcio è strano 🤷🏻‍♂️ ) parate dei portieri, gol annullati (con cori abbondanti contro il fuc*ing VAR che distrugge le emozioni e ti fa stare tre minuti in attesa della sentenza dopo aver esultato per un gol) comunque tanti tiri in porta et emozioni a iosa, da segnalare una parata monster, tanto per cambiare, di Emi Martinez, la bellissima azione Tielemans Ollie nel goal del vantaggio e poi il colpo di testa di Pau Torres, che se non ci fosse stato Martinez sarebbe stato il MOTM, su deliziosa punizione di Douglas.
So che è facile dirlo dopo ma io sinceramente un po’ me l’aspettavo perché il Tottenham è fortissimo quando ti pressa ma quando scende un po’ il ritmo se riesci ad attaccarlo dietro è abbastanza vulnerabile, perlomeno in questa composizione rimaneggiata.
Villa nelle prime quattro a due punti dall’Arsenal e a uno dal City.
Che più?













Highlights: https://video.sky.it/sport/calcio-estero/p...ghlights-881930

Di nulla raga, è stato un piacere.
Orrendo, però, entrare nel vostro stadio ultramoderno da un parcheggio, eliminate un pò del degrado che c’è nei dintorni, per favore, non sembra neanche di essere a Lo dra…..

Per tornare da quel posto sperduto dalle parti di Seven Sisters road al termine di un viaggio infinito, telefonare nella civiltà cambiamo a King’s cross, la stazione di Harry Potter, addobbata con un bell’albero di Natale…..



Infine ci ricongiungiamo con Olivia per l’immancabile visita al nostro local pub decorato con gli addobbi natalizi.

Lunedì è il giorno della partenza ma c’è ancora il tempo di portare i ragazzi nella mia amata 😍 Wimbledon…..

Si torna, purtroppo…..

Fulham, come Wimbledon, per noi è sempre una tappa del cuore, sono due location meravigliose alle quali non manchiamo mai di offrire un giusto tributo di riconoscenza. 🤗






meravigliose dove si vive benissimo.

Quando possiamo rendiamo sempre un tributo al Duke’s head, il pub ci Putney, quasi di fronte allo stadio del Fulham sull’altra sponda del Tamigi, dove assieme a Frank è nata la leggenda di Bring the glass.