Il gol in rovesciata di Liguori ci ha fatto tornare indietro nel tempo fino ai play-out del 2010 quando quello che era in realtà un grande Padova, allenato da Carlo Sabatini e guidato dalla sontuosa regia di Italiano (miglior regista dei tempi moderni dopo Albertini) sbancò il Rocco con tre 🥅 a zero condannando l’alabarda alla retrocessione e Cuffa, l’idolo argentino, segnó dopo un tunnel a Cottafava sotto la curva gremita di tifosi biancoscudati.
Speravo in un pari tra Padova e Mantova ma ahimè sembra che i Mantovani siano di un altro pianeta rispetto a tutti gli altri. Io comunque rimango fiducioso che il campionato non sia già finito...
Nelle ultime tre partite il Padova ha fatto vedere di tutto, nel bene e nel male.
Prima una bellissima vittoria in trasferta con la Triestina, con cui il Mantova aveva perso 4-1.
Poi davanti a quasi 9.000 spetttaori un'inesplicabile sconfitta 5-0 in casa col Mantova in una gara che i virgiliani hanno strameritato dimostrandosi compagine fortissima (molto fisica, dura, fallosa ma anche dotata di granda velocità, tecnica ed elegante palleggio) e ovviamente prima favorita per la promozione, ma ci sarebbe piaciuto che i biancoscudati la giocassero, invce black out totale, da Torrente (uscito devastato dal confonto con un brillantissimo Possanzini, allievo non per niente di de Zerbi) ai giocatori tutti sono rimasti negli spogliatoi. Com si faccia ad arrivare alla gara decisiva completamente scarichi (troppi festeggiamenti?) é un mistero....
Due osservazioni a latere.
1) Il Mantova è più forte? Tutti i dati finora disponibili dicono di sì. Non solo del Padova ma del girone, probabilmente del campionato.
2) C'é tutta questa differenza tra le due squadre? Non credo sennò il Padova non avrebbe pareggiato al Martelli all'andata e non avrebbe battuto la Triestina da cui invece il Mantova le ha prese sonoramente e il Trento, che invece ha addirittura espugnato il Martelli. Insomma, è più logico pensare ad un episodio che fa storia a sé, un epidosio straordinariamente positivo per i virgiliani e straordinariamente negativo per i padovani che perdono nel modo peggiore l'imbattibilità difesa per un intero girone (e che pure testimonia di una solidità che non può essersi improvvisamente dissolta).
Ancora sotto shock il Padova pareggia poi col Legnaro in una gara noiosetta anzichè no, sbagliando un rigore e perdendo l'occasione di rosicchiare due punti al Mantova che (a proposito del fatto che non é diventato improvvisamente il Real Madrid e che nel calcio ci sono gli episodi) ha pareggiato in casa con l'Arzignano....
Dopo la batosta col Mantova il Padova non ha mollato e ha acquistato sul mercato 5 ottimi giocatori che potranno fare o i titolari (tre lo sono già e l'ex palermitano Valente, in particolare, ha permesso di passare al 4-3-3) o comunque contribuire a rinfoltire la rosa.
Crisetig, ordinato geometra del centrocampo che può dare il cambio a Raddrezza come play.
Dall'Entella è arrivato Luca zamparo, ottimo attaccante, di peso e forte di testa, ma anche tecnico, assomiglia un pò, fatte le debite proporizioni al grande Pippo Maniero.
Sempre in attacco è arrivato come rincalzo Tordini dal Lecco.
Un grandissimjo acquisto è il difensore Carlo Faedo dalla Virtus Verona, gran fisico e grandi doti atletiche, difende ed esce dall'area palla al piede con identica autirevolezza.
Altro buon acquisto l'esterno sinistro (poli)Valente dal Palermo.
Tuttavia, il Padova se è vero che non ha più perso, almeno inizialmente ha inanellato una serie di prestazioni così e così, vittorie non convincenti e qualche pareggio che lo hanno comunque mantenuto a distanza dai virgiliani.
Con l'Alessandria la gara non è stata certo esaltante ma è stata una piccola rivincita dello spareggio 2021, con la beffa che subito dopo i grigi sono scoppioati mentre i biancoscudati con la società che hanno alle spalle sarebbero stabilmente in Serie B e probabilmente a lottare per i quartieri alti.
Sconfitta a Lucca in un'anonima gara di andata della semifinale di Coppa Italia.
A Novara vittoria 3-0 contro però una squadra tropppo brutta per essere vera, ma grande gol in rovesciata di Michael Liguori.
Nel frattempo è stato festeggiato il compleanno del club....
E si è dovuta registrare la scomparsa dell'uccellino Hamrin, grande attaccante protagonista dei successi del Padova di Rocco e gloria anche della Fiorentina e di varie altre squadre.
Ostica come sempre per i biancoscudati la Virtus Verona, societòà modello ma era una gara da vincere e invece proprio come l'anno scorso Gomez ha messo i bastoni tra le ruote.
Altro pareggio che non ci voleva contro il Trento del nostro bravissimo ex team manager che comunque ha battuto anche il Mantova...
Qualcosa di nuovo si vede con la Pro Patria, squadra che era in ottima forma. Valente esterno sinistro alto consente di passare al 4-3-3 con Liguori a destra e si vede un gioco più propositivo, con due esterni più specialisti che occupano la fascia anzichè uno solo (Kirwan torna titolare come terzino, infatti), e più brillante e gradevole da vedere. Per non dire che Bortolussi che, forse perchè sente la concorrenza di Zamparo, di tacco colpisce un palo che sarebbe stato il gol dell'anno assieme alle rovesciate di Liguori.
Ancora 4-3-3, stavolta con un altro nuovo arrivo, Crisetig, che entra in squadra come play, e un'altra vittoria con l'ennesimo gol di Liguori.
E poi la conferma del nuovo modulo e l'esplosione e forse la liberazione da tutte le paure nel 4-0 all'Arzignano davanti al presidente Oughourlian in una delle sua rare visite alla squadra e alla città (è anche presidente del Lens in Francia). Vittoria importante perchè il Mantova finalmente ha perso e quindi il distacco si è ridotto a 5 punti. Difficile ma non impossibile.
Naturalmente il cambio di passo è stato determinato dal cambio di modulo ma anche dal ritorno del lucky charm Lele come raccattapalle nel 4-0 contro l’Arzignano….
E il momento positivo continua con la vittoria della squadra 2 nella semifinale di ritorno contro da Lucchese, acerrima rivale negli anni 90 in sfide decisive per la serie A.
Continua la rimonta del Padova che con gol del solito e ormai mitico Liguori (per me miglior attaccante del campionato per distacco) batte anche il Renate e rosicchia 2 punti al Mantova inchiodato sul pareggio a Vercelli. i virgiliani però hanno preso 4 pali, quindi fortunatissimi non sono stati, e in più oggi ne hanno rifilati 4 alla Virtus Verona, bestia nera del Padova che invece stasera ha il derby col ritrovato Vicenza di Vecchi, una gara dalla quale dipenderanno molte delle sue ambizioni di promozione diretta.
Un tempo a testa e giusto pareggio in un bel derby, di livello tattico e tecnico superiore alla categoria, giocato davanti a una cornice di pubblico festante sia pure nell’orrendo stadio Euganeo. Padova forse un pò stanco che inizialmente soffre la veemenza del Lane, rivitalizzato da Vecchi, ma dopo due nitide occasioni proprio nel finale trova il pareggio con un gol di Faedo, grande acquisto, un centrale che per tecnica, atletismo ed eleganza sembra, fatte le debite proporzioni in relazione alla categoria, Sandro Nesta. Il Mantova purtroppo non molla, ma si sapeva, ora i punti di distacco sono 6, 7 con lo scontro diretto. Campionato eccezionale per entrambe, meriterebbero entrambe la promozione diretta, soprattutto il Padova perché mentre il Mantova ha fruito di un italico ripescaggio in stile Vicenza dopo una stagione fallimentare i biancoscudati hanno perso una sola partita da agosto e scusate se è poco.
Vedere che il Mantova non molla mai, essere arrivati a - 4 e riscontrare che loro si distaccano di nuovo vincendo per 4-0 con stile, ha infiacchito il morale dei biancoscudati che dopo avere perso a Gorgonzola (seconda sconfitta stagionale) non sono andati oltre il pari con l’Albino Leffe. Probabilmente, et sperabilmente, le energie sono riservate per la doppia di ale di Coppa Italia col Catania dell’ex Chiricò. Saranno migliaia i catanesi all’Euganeo, alcuni sono anche amici, speriamo bene….
Lele ball boy porta sempre bene e il Padova, pur con molte novità in formazione, gioca una bellissima prima mezz’ora in cui si porta in vantaggio due a zero dominando gli etnei con gol di Palombi (l’ex laziale è una riserva di lusso e capocannoniere di coppa), e Crisetig al suo primo gol in biancoscudato. Lo schema 4-2-3-1 con il centrocampo super tecnico, Varas e Crisetig in mediana e Raddrezza dietro la punta, e l’ex Entella Zamparo a fare il centravanti fisico ma con buon piede funziona a meraviglia e nella prima parte non c’è partita. Peccato che poi il Padova tiri i remi in barca e subisca nel secondo tempo il goal dell’ex, il gigantesco anche ex perugino, Monaco.
Ma inutile negare che la partita è stata rovinata dalla folla invasione di campo degli ultrà del Catania che nell’intervallo, completamente invasati, hanno scavalcato le recinzioni della loro curva, spaventato a morte i raccattapalle fra cui il povero Lele che era proprio lì sotto, e si sono portati sotto la tribuna del Padova a suon di petardi e fumogeni.
Fortunatamente non sono riusciti a entrare nella tribuna biancoscudata sennò staremmo qui a raccontare un’altra storia ma intanto resta l’assurdità di una guerriglia urbana durata dieci minuti la cui causa giustificatrice, nella folle mentalità di questi invasati incivili, sarebbe lo storico gemellaggio Padova Palermo. Almeno il ritorno si giocherà a porte chiuse….
Ormai il Padova ha mollato in campionato visto lo strapotere del Mantova. Triste, anzi typical Italian, vedere che una squadra ripescata poi l’anno successivo domina il campionato, ingiusta dal punto di vista etico rispetto a chi cerca sempre di fare le cose per bene facendo anche quadrare i bilanci, e la volta che non c’è riuscita è andata in serie D, ma comunque onore al merito perché hanno un bravissimo direttore sportivo e hanno speso probabilmente meno del Padova. Sconfitta a Vercelli in una partita pessima vittoria con la Pergolettese al termine di una gara comunque piuttosto floscia.
È quindi chiaro che ormai si pensa ai play off e tutte le energie sono dedicate al ritorno della finale di Coppa Italia questa sera, Catania ma a porte chiuse visti i casini dell’andata. 🤞
Mentre il Mantova (nonostantel'amarezza del fatto che era una ripescata ) vince il campionato meritatamente (giocatori, allenatore e direttore sportivo sono stati i più bravi nei loro ruoli) il Padova vive uno psicodramma collettivo.
In Coppa italia riesce nella non facile impresa di perdere 4-2 a Catania, una squadra de merda che sta lottando per non entrare nei play out, in una gara a porte chiuse (parzialmente perché sappiamo che in certe regioni del Paese 2/3000 amici con la scusa di accompagnare i bambini li si fanno entrare comunque ), dopo essere stato in vantaggio 1-0 (3-1 on aggregate, a quel punto) e subendo i gol decisivi alla fine del tempo regolamentare e alla fine dei supplementari, cioè proprio quando bisognava serrare le fila e tirare fuori gli attributi. Demerito collettivo e anche dell'allenatore che evidentemente non ha saputo trasmettere ai giocatori le motivazioni e la forza morale per affrontare una partita importante sì, ma facile. Assurdo poi mettersi gli ultimi minuti prima del rigore a 5 dietro, quando da qualche partita stavi giocando a 4, trasmetti un messaggio di paura e scarsa fiducia nei tuoi mezzi.
In campionato ormai il Padova ha mollato, ma con un secondo posto già sicuro, irraggiungibile il Mantova, di sicurezza il vantaggio sulla terza, e sono arrivati la sconfitta con la Pro Vercelli, la vittoria con la Pergolettese e il pari con il Lumezzane. Tutte gare dal modesto al pessimo come gioco .
E dopo il pareggio col Lumezzane, mentre tutti attendevano pigramente l'inizio dei play off. . . arriva la notizia bomba che non ti aspetti: esonerato Vincenzo Torrente, torna massimo Oddo che già due anni fa aveva guidato i biancoscudati perdendo la finale col Palermo.
L’esonero suscita sensazioni contrastanti.
Da un lato la squadra era da mesi in fase calante, la sconfitta col Catania è stata totalmente ascrivibile a Torrente e l’impressione è che i nuovi acquisti del mercato di gennaio, anziché aiutarlo a rinforzare la squadra dopo un girone di andata record da imbattuti, lo abbiano messo in confusione al punto che cambiava continuamente schema e formazione perdendo l’identità della squadra e forse anche la convinzione.
Dall’altro, però, l’esonero pare ingiusto per un allenatore che da febbraio a dicembre aveva perso solo due partite, facendo una bellissima rimonta l’anno scorso (salvo farsi battere dalla Virtus Verona ai play off), che aveva trovato nel girone di andata un ottimo equilibrio di squadra e al quale possono essere rimproverate solo due sconfitte, sia pure in partite decisive, col Mantova e col Catania, le altre essendo frutto di un naturale rilassamento di una squadra che ormai aveva consolidato il secondo posto. Molti pensano che l’esonero sia stato voluto da Mirabelli perché riteneva che Torrente non avesse valorizzato abbastanza il suo mercato di gennaio. Probabilmente è questo quello che pensa l’ex attaccante biancoscudato Di Nardo: https://www.padovagoal.it/2024/04/10/padov...20inizio%20anno.
Alla fine, come sempre, decideranno i risultati: se il Padova andrà finalmente in serie B il cambio sarà stata una mossa giusta altrimenti verrà ritenuta un’ingiustizia il conto della quale verrà presentato al direttore sportivo Mirabelli.
Buona la prima di Oddo. Contro un’ottima Atalanta U 23 (li invidio, ovvio, ma mi fanno venire i nervi per come ci hanno surclassato negli ultimi trent’anni, quando io ero ragazzo eravamo più o meno alla pari ), partita bellissima, formazione 4-3-3, Oddo è scuola Pescara quindi Galeone, Delio Rossi e Zeman, quindi 4-3-3 marchio di fabbrica della casa, atteggiamento offensivo, pronti via, pressing esasperato e in 25 minuti 2 gol bellissimi, addirittura uno dei più belli mai visti dal vivo all’Euganeo, quello di Carmine Cretella, centrocampista super talentuoso di governo e anche di tocco, movenze da numero 10 con dribbling, lancio e tiro ma grande dinamismo, frenato da tantissimi infortuni ma che già quelle poche volte che aveva giocato mi era piaciuto tantissimo. Oggi mancava Varas ma penso che un Cretella così potrebbe reclamare tranquillamente un posto da titolare anche in categorie superiori. Poi qualche problema nel gestire loro cross, ne hanno fatti troppi pericolosi, Toni Donnarumma ha fatto tre parate super (per la categoria) e l’Atalanta ha anche preso due pali ma la vittoria biancoscudata è indiscutibile. C’è un atteggiamento nuovo, senza nulla togliere a Torrente che per me ha fatto molto bene ma è come se la squadra si fosse rivitalizzata dopo un periodo in cui sembrava anestetizzata.
U
E alla fine il ball boy Lele, come sempre lucky charm, ha anche la soddisfazione di conquistare i pantaloncini dell’eroe di giornata….
Padova di conserva ma in questo periodo ci sta, a classifica acquisita l’importante è tenere i giocatori allenati e pronti per i play off che si giocheranno tra un bel pò, turnandoli ed evitando infortuni e sovraccarichi di lavoro.
) vince il campionato meritatamente (giocatori, allenatore e direttore sportivo sono stati i più bravi nei loro ruoli) il Padova vive uno psicodramma collettivo.
), dopo essere stato in vantaggio 1-0 (3-1 on aggregate, a quel punto) e subendo i gol decisivi alla fine del tempo regolamentare e alla fine dei supplementari, cioè proprio quando bisognava serrare le fila e tirare fuori gli attributi.
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